Il rumore dei macchinari del pasticcere lede la pubblica tranquillità
Se il rumore mette in pericolo la pubblica tranquillità non è un semplice illecito amministrativo, quindi il sequestro preventivo dei macchinari per la produzione di pasticcini è legittimo. Lo afferma la Cassazione (sentenza 45984/12). Nel concreto, è stato disposto dal Gip, e confermato dal Riesame, il sequestro preventivo di alcuni macchinari esistenti nel laboratorio di pasticceria di un uomo, indagato per il reato di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone inerente al suo mestiere. Il pasticcere fa ricorso in Cassazione, affermando che la condotta contestatagli consiste nel mero superamento dei limiti di rumorosità consentiti (di 3 decibel), integrando così il solo illecito amministrativo, con conseguente irrilevanza penale del fatto e difetto del "fumus commissi delicti". La Suprema Corte, confermando l’orientamento maggioritario di legittimità, precisa che, nella fattispecie, è integrato il reato punito dall’art. 659, comma 2, c.p., vista la concreta idoneità della condotta rumorosa a recare disturbo al riposo e alle occupazioni di una pluralità indeterminata di persone. Insomma, è reale la messa in pericolo del bene della pubblica tranquillità. Il ricorso viene pertanto rigettato dalla Cassazione e il ricorrente condannato al pagamento delle spese.
Fonte: www.dirittoegiustizia.it
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